domenica 30 settembre 2012

domenica 30 settembre,
ciao a tutti. Finisce anche settembre e direi che lo fa in maniera splendida, almeno per quello che riguarda il mio cammino. Giornata intensa e spettacolare per il percorso. Ogni giorno che passa proviamo a caricare la sveglia sempre un poco prima ma, dall'Islanda ad oggi, per un motivo o l'altro, non si riesce mai a partire prima delle 8,30-9, e così è stato anche stamani. Alle 7.30 siamo scesi nella Chiesa annessa al convento, perchè, prima della partenza, volevamo conoscere e salutare Padre Alberto, che tutti quelli che ce ne avevano parlato avevano descritto come una persona splendida. Siamo entrati in chiesa e da una cappella laterale venivano dei canti, ci siamo affacciati e abbiamo visto padre Alberto con le altre persone della Comunità a piedi scalzi, seduti in terra che pregavano e cantavano, la stanza era illuminata solo da candele e c'era un' atmosfera veramente particolare, ci siamo seduti tra le panche e abbiamo ascoltato fino alla fine, quando abbiamo potuto salutare il religioso. Hanno ragione a lodarlo,  la sua faccia e il suo modo di fare trasmettono serenità in ogni luogo. Siamo risaliti nel convento e abbiamo preparato la colazione, dopo pochi minuti è ricomparso Padre Alberto che ha condiviso questo momento con noi e abbiamo colto questa occasione per parlare di vari temi molto interessanti. E' stata la sua fortuna che alle 8 doveva dire messa perchè altrimenti, per continuare la conversazione, la tappa di oggi poteva anche saltare.
Alle 9 siamo partiti per raggiungere il centro di Vercelli che dista circa 3 km dal convento; dopo circa mezz'ora di cammino ci ha affiancato una pattuglia della Polizia in servizio. Il poliziotto  ha chiesto dove andavamo e abbiamo risposto a Roma a piedi, sono rimasti un poco sorpresi, ma il meglio è arrivato quando hanno chiesto da dove arrivavamo ed io ho risposto dall'Islanda, così  hanno voluto vedere immediatamente i documenti. Due infrazioni al codice della strada: eccesso di velocità e zaino fuori sagoma! Macchè, ci siamo messi a parlare con il poliziotto più anziano di pellegrini, vendemmie e altro. Finalmente siamo arrivati nel centro della bella cittadina  che possiede pregevoli chiese e palazzi antichi ed in particolare la Basilica di S.Andrea con il suo prezioso chiostro, dove abbiamo incontrato alcuni rappresentanti dell'associazione Amici della via Francigena di Vercelli che hanno voluto informazioni sul cammino islandese. Erano quasi le 12 quando, alla fine, ci siamo rimessi in marcia sulla via Francigena per raggiungere Nicorvo, ma, intanto, a girare per la città avevamo messo insieme 6 km di camminata, che sommati ai 26 della tappa, sono diventati un numero impegnativo. La prima parte della giornata è trascorsa sotto un cielo molto nuvoloso che faceva pensare ad un bis del giorno precedente, ma intorno alle 16 il cielo si è aperto un poco illuminando i campi di riso e il fieno tagliato e  creando delle situazioni di colori incredibili; bella tappa davvero, filari di pioppi, risaie, belle cascine ancora funzionanti e tenute in buono stato, corsi d'acqua trasparenti e le solite rane che saltano da tutte le parti e nella parte finale delle splendide chiesette romaniche nel centro di Robbio. Le macchine fotografiche bruciavano a forza di scattare, tanto era il materiale meritevole di essere fermato nelle memorie dei n.s. strumenti, e sarebbe stato  anche interessante registrare i particolari battiti che vengono trasmessi dal suono registrato delle campane in questi  villaggi della Lomellina pavese, davvero inusuali.
Alle 19,30 siamo entrati nell'osteria del piccolo comune di Nicorvo, dove ci attendevano per la cena e per consegnarci le chiavi dell' ostello.











Domani tappa un poco più breve e arrivo a Tromello.
Buonanotte, Nino

sabato 29 settembre 2012

sabato 29 settembre,
ciao a tutti. Tappa Santhià- Vercelli, 27 km di pioggia e risaie, qualche grande cascina, un contadino che scaricava macerie dell'edilizia lungo un canale, qualche chiesetta di campagna dove ho dimenticato le mie mappe, tantissime piccole rane che saltavano nei fossi e l'incontro con un pellegrino che partito dall'Olanda si stava recando a Roma. Per completare il quadro di una giornata non esaltante, il pellegrino Rashid che si trascina il suo ginocchio da alcuni giorni e che dovrà, molto presto, adattarsi all'idea di un piccolo riposo forzato, se vuole arrivare fino in fondo.
Nonostante il brutto tempo, non condivido il pensiero di chi ci ha accolti ieri a Santhià che, riferendosi alle prossime tappe fino a Pavia, ci ha detto "vi farete due p... , solo risaie", l'ambiente è comunque particolare e penso che, nelle giornate di sole, sia bello vedere le distese di riso che sono  di un giallo quasi abbagliante.
Forse la parte più difficile, se così si può dire, di questa tappa è stato arrivare all'ostello, raggiunto grazie anche all'aiuto di una coppia gentilissima di signori vercellesi che fanno servizio volontario nel carcere. L'ostello, che si trova in un ex convento, è alla periferia di Vercelli, abbastanza distante dal centro, ma, nonostante l'aspetto un poco trascurato, e se ne possono comprendere le ragioni viste le dimensioni, si respira un' aria serena e di vera accoglienza.











Domani si riparte per arrivare a Nicorvo. Anche questa località, con il suo ostello, non è tra le mete più frequentate della Francigena, ma va bene a noi per mancanza di risposte all'ostello di Robbio e ci permette di distribuire i km in modo più equo arrivando a Pavia con un giorno di anticipo. Parlo al plurale ma domani non so se sarò solo o in compagnia di Rashid...la notte gli permetterà di riflettere e valutare meglio la sua situazione. 
Buonanotte, Nino
sabato 29 settembre,
ciao a tutti, dopo 7 ore di pioggia un simpatico contributo al cammino da Walter Bocca.
Nino
venerdì 28 settembre,
ciao a tutti. Solita sveglia alle 6,30 e preparativi per una tappa che oggi si preannunciava abbastanza lunga, da 33 a 29 km, a seconda che si usasse il tracciato ufficiale o la variante AIVf. Rashid ha fatto tutte le operazioni del caso con pomate e massaggi al suo ginocchio che è infiammato e salutata la gentile signora Anna siamo partiti. Ha prevalso la decisione di fare la variante Aivf anche per dare modo a Rashid di fare qualche km in meno e di evitare il saliscendi del tratto Burolo-Cavaglià. Ciò ci ha permesso di conoscere anche il funanbolico Walter Bocca, collaboratore da anni nella gestione dei tratti e della grafica di Aivf che ci ha accompagnato per buona parte della tappa e con il quale, insieme alla sua simpatica signora, abbiamo cenato questa sera. La tappa è stata interessante e ricca di spunti storici (bella e suggestiva la piccola chiesa romanica poco sopra Palazzo Canavese) per due terzi della sua lunghezza, un poco meno nell'ultima parte, dovendo camminare in prossimità di grandi strade e linee ferroviarie, ma si sa che quando si arriva ai margini delle cittadine l'ambiente è un poco compromesso dall'urbanizzazione e dalle infrastrutture.
La variante è abbastanza interessante e ben segnata, perchè da  la possibilità di visitare il Borgo di Azeglio e lo è ancora di più camminando attraverso i campi, scendendo da Piverone, in ambienti agresti suggestivi. Altro punto di interesse il santuario di S.Antonio, collocato in luogo particolare e circondato da alberi antichi, poco dopo Azeglio. Il resto del percorso si svolge tra pascoli, con viste sul lago di Viverone, e boschi misti fino alla periferia di Alice Castello, per proseguire nella campagna un poco più anonima fino alla cittadina di Santhià. Qui abbiamo ricevuto una calda accoglienza dal personale che gestisce l'Ostello vicino alla Chiesa, e che sta facendo di tutto per mantenerlo, nonostante le autorità di livelli diversi non mostrino grande interesse al flusso crescente dei pellegrini e al progetto della Francigena.






Ormai le montagne sono finite e da domani cammineremo tra risaie e cascine fino a che non incontreremo l'Appennino.Domani l'arrivo sarà a Vercelli, centro molto importante per la Francigena nel Medioevo. Buonanotte, Nino

venerdì 28 settembre 2012

giovedì 27 settembre
Ciao a tutti, le tappe pubblicate riguardano la prima parte, nei prossimi giorni arriverà la seconda.
Come avevo detto qualche giorno fa immaginavo un cammino, in Italia, diverso da quello nel resto dell'Europa attraversata per il fatto che, probabilmente, avrei avuto meno occasioni di dover chiedere ad altri per le varie situazioni  e quindi minori possibilità di stabilire relazioni di qualche importanza. Pensavo, però, che sulla Francigena italiana sarebbero state maggiori le opportunità di incontrare persone sul cammino e così è stato. Direi, anzi, che meglio non potevo immaginare; persone molto diverse per provenienza, età, per le loro esperienze ...dopo la signora olandese, Frannij, il canadese Albert, il francese Nico è stata la volta di Rashid, ragazzo svizzero che ho incontrato sul cammino mentre attraversavo il borgo di Donnas, due giorni fa . Ero partito dall'ostello di Verres (luogo a me caro per i ricordi legati alla splendida esperienza fatta con la Fondation GranParadis e Itineraria nell'estate passata) sotto una pioggia battente che mi ha poi accompagnato per i 28 km della tappa e dopo avere visitato il castello di Issogne e aver proseguito lungo la Dora, il fiume principale che percorre la Valle d'Aosta e il Piemonte, sono arrivato al castello di Bard e al suo interessante borgo. Proseguendo sono passato sul selciato ricavato dai Romani direttamente nella roccia e ho attraversato la suggestiva porta di Donnas, costruita nella stessa epoca. Arrivato nel borgo medioevale di Donnas ho conosciuto Rashid,  giovane avvocato che ha deciso di prendersi del tempo, in attesa di proseguire gli studi, per fare il suo primo cammino, da Losanna a Roma. Scambiateci le prime informazioni di rito abbiamo deciso di completare la tappa insieme, anche se per un suo problema al ginocchio la sua idea era di fermarsi a Pont S.Martin. Abbiamo continuato a camminare sotto la pioggia ma ciò non ha impedito di godere dello splendido ambiente che stavamo attraversando, i vigneti di questa parte di Piemonte sono un vero spettacolo. Mi avevano impressionato quelli sopra il Lago Leman, per quanto si spingessero verso l'alto grazie alle terrazze realizzate, ma qui dove le montagne sono più aspre e l'ambiente si fa più ostile è ancora più interessante vedere le terrazze tra le rocce, con supporti conici di pietra e malta che sorreggono i filari e i graticci di legno; tutte le fasi della coltivazione fino alla raccolta dell'uva sono, chiaramente, svolte a mano!
Abbiamo attraversato anche alcuni borghi e da qualche cantina usciva l'odore delle vinacce appena spremute, poi alle 18,30 siamo arrivati a Settimo Vittone, luogo che avevo previsto di raggiungere per chiudere la giornata, meta, a torto, poco frequentata dai pellegrini. Infatti, oltre al simpatico centro storico qui si trova anche una chiesa che insieme ad un antico Ospizio vanta una storia interessante. Noi abbiamo alloggiato in un B&B appena fuori dal paese dove la proprietaria ci ha riservato una calda accoglienza ed una colazione con i fiocchi . Non vi parlo dell'osteria ricavata nel vecchio ospizio per non fare la parte del goloso ma solo quella varrebbe il viaggio a Settimo Vittone.
Questa mattina, dopo una notte di vento e pioggia, è tornato il sereno e così, di ottimo umore, ci siamo incamminati verso Ivrea, tappa veramente bella, ancora vigneti ma anche borghi abbandonati e mulattiere molto ben conservate con i loro affascinanti selciati che rimandano la memoria a tempi antichi. Incredibili i micro climi che ci sono in queste zone, abeti, betulle, castagni , vigneti e.. cactus, oltre a tutta la vegetazione tipica delle zone umide presente intorno ai laghi delle colline sopra Ivrea. Già Ivrea, il suo imponente castello e la sua cattedrale e anche i suoi cittadini; soprattutto Giancarlo, simpatico locale che abbiamo incontrato scendendo verso la Città e che, molto interessato ai cammini, ci ha dato notizie importanti tra cui la presenza di un nuovo posto tappa a Burolo. La nostra idea, oggi, era di raggiungere Piverone, altra meta inconsueta per i pellegrini che seguono alla lettera le guide relative. L'alloggio sarebbe stato nell'ostello del comune, che aveva cercato di sistemarci al meglio, nonostante la presenza di una scolaresca che si cimentava  proprio con la via Francigena. Sarebbe stata una bella occasione di parlare dei cammini con i ragazzi. Erano già le 18, avevamo già percorso 24 km e abbiamo deciso di fermarci a Burolo.
Dalle indicazioni, pensavamo fosse una struttura legata alla parrocchia, invece, dopo la risposta negativa e  categorica del parroco, al suo citofono, siamo stati indirizzati ad un grande ed importante complesso poco distante, un edificio risalente al 1300, che un tempo era la sede di un monastero  con 110 suore novizie e che oggi, scomparse le suore, è diventato l'alloggio di alcune famiglie che avevano fondato una sorta di casafamiglia e che in alcune stanze offre ospitalità ai pellegrini.
Ambiente familiare ed accogliente, spartano quanto serve, sicuramente da aggiungere alla lista utile ai pellegrini.









Domani proseguiremo per arrivare a Santhià utilizzando la variante proposta da Aivf e vedremo quali sorprese ci riserverà.
Buonanotte, Nino

giovedì 27 settembre 2012

giovedì 27 settembre,









Ciao a tutti, come richiesto da alcune persone interessate a percorrere alcuni tratti della Francigena con me, pubblico le tappe che intendo percorrere e che rappresentano la Via Francigena ufficiale. In alcuni casi potranno essere utilizzate le varianti proposte da AIVF (Association Internationale Via Francigena), quando adeguatamente segnalate sul terreno. E' comunque necessario comunicare almeno una settimana prima quale tratto si intende percorrere, per poter organizzare le sistemazioni per la notte. La partecipazione è assolutamente gratuita ad eccezione delle sistemazioni che saranno a carico del partecipante. Verrà ricercata e proposta la struttura più economica e meglio dislocata secondo le esigenze del percorso fino ad esaurimento posti, dopodichè saranno forniti indirizzi e numeri telefono per strutture tradizionali (hotel, b&b....), comunque le più economiche, presenti nel luogo di destinazione. Per la partecipazione al cammino sarà garantita la massima assistenza ai partecipanti ma ognuno sarà totalmente responsabile di se stesso.
Chi intende partecipare si considera che abbia letto, accettato e sottoscritto quanto qui esposto.
Le tappe potranno avere qualche slittamento nelle date in funzione delle soste di riposo o di esigenze di percorso. Questo sarà, comunque, segnalate sul blog e al momento del contatto email e/o telefonico. niguidi@inwind.it
cell. 3284671577

data     tappa       lunghezza km

26 09 VERRE- P.S.MARTIN 18
27 09 P.S.MARTIN-BUROLO 23
28 09 BUROLO SANTHIA' 22,5
29 09 SANTHIA- VERCELLI 28
30 09 VERCELLI-ROBBIO 20
01 10 ROBBIO- MORTARA 14,5
02 10 MORTARA- GARLASCO 24
03 10 GARLASCO- PAVIA 26
04 10 SOSTA
05 10 PAVIA -S.CRISTINA 27,5
06 10 S.CRISTINA- ORIOLITTA 17
07 10 ORIOLITTA – PIACENZA 21,5
08 10 PIACENZA – FIORENZUOLA 33
09 10 FIORENZUOLA- FIDENZA 22,5
10 10 FIDENZA- FORNOVO 34
11 10 FORNOVO – CASSIO 21
12 10 CASSIO – PASSO D. CISA 19
13 10 SOSTA
14 10 PASSO D. CISA- PONTREMOLI 20
15 10 PONTREMOLI- AULLA 33
16 10 AULLA- AVENZA 32,5
17 10 AVENZA- PIETRASANTA 28
18 10 PIETRASANTA- LUCCA 32