sabato 16 giugno 2012

15 giugno 2012,

Ciao a tutti, vi sto scrivendo dalla camera di un ostello che si trova in uno splendido fiordo a nord dell'Islanda. In realtà avrei dovuto scrivere nella data 16 giugno perchè qua ormai è mezzanotte  ma fuori c'è la luce come alle 18 in Italia!
Oggi è una settimana che io e Giovanni siamo in Islanda, finalmente il sogno si è avverato e sabato 9 giugno alle 18,30 siamo atterrati sulla Terra dei Ghiacci.
So che alcuni chiedevano notizie di noi e come mai ancora non avessimo scritto niente del n.s. viaggio, TRANQUILLI, siamo ancora vivi e non ci siamo persi! Non è la pigrizia ma, semplicemente, perchè non si riesce a stare fermi e per fortuna Giovanni alla sera crolla, altrimenti si andrebbe avanti fino al mattino successivo. Infatti, con la luce che c'è, durante il giorno viaggiamo molto e spesso ci troviamo a cercare una sistemazione per la notte a tarda sera oppure a camminare per 10 ore in mezzo alle montagne e arrivare al rifugio a mezzanotte. Immaginate che qualche sera fa, dopo la cena, sono salito su una montagna per vedere la luce  sul ghiacciaio e al ritorno, intorno alle 24, ho incontrato due ragazze che facevano footing. Ancora un paio di giorni e poi, quando cominceremo il cammino, allora tutto andrà a posto (spero).
Pensare che a scuola, quando si studiava la geografia, ci descrivevano l'Islanda come una terra sempre coperta di ghiacci, inospitale e grigia  e le immagini dei libri ci confermavano questo luogo comune!
Anche quando ho cominciato a pensare all'idea di percorrere il cammino islandese mi attirava molto il fatto di ripetere l'esperienza dell'Abate Nikulaus e di poter conoscere i Paesi del Nord Europa camminando ma non avrei immaginato, invece, di vedere tanta bellezza come su questa isola. Sicuramente è un ambiente difficile, dove ci sono grandi distanze dal continente e per molti mesi all'anno non c'è luce ma penso che una parola che sintetizzi al meglio le impressioni, le sensazioni e i pensieri che ci hanno accompagnato in questi primi giorni sia INFINITO, non quello della poesia di LEOPARDI ma degli spazi infiniti, degli orizzonti di cui non si vede la fine, degli infiniti campi di materiale vulcanico che abbiamo attraversato, degli infiniti pascoli, delle infinite distese di fiori blu, delle infinite distanze che dovremo percorrere nel tratto islandese, delle infinite sfumature del verde, delle infinite ore di luce, delle infinite quantità di moscerini che ti assalgono mentre cammini, degli infiniti scatti fatti per fermare con la macchina fotografica ogni particolare di questa natura superba, delle infinite quantità di uccelli e di sterne che ti beccano sulla testa se invadi il loro territorio (a noi è successo!). Per confermarvi la straordinarietà di questi luoghi e l'effetto che fa  a chi si lascia trasportare da queste emozioni vi posso dire che qualche minuto fa (sono le 02 del 16 giugno) Giovanni che stava dormendo si è svegliato all'improvviso e come rapito da una forza esterna mi ha invitato a guardare fuori dalla finestra. Ho interrotto il mio racconto, ho infilato gli scarponi e sono uscito per fotografare un cielo incredibile con spettacolari colori  che andavano dall' indaco al viola all'arancio al rosso .
Tutto questo, per ora, ha poco a che vedere con il cammino ed il pellegrino ma è ... INFINITAMENTE insolito  e bello.
Ora , però, sarà meglio provare a dormire.
Buonanotte 
Nino  (Giovanni dorme di nuovo)