domenica 19 agosto 2012

domenica 19 agosto
ciao a tutti. Da qualche giorno, in Germania c'è  bel tempo  e posso dire che, negli ultimi due, ci sono state  temperature e sole da estate vera, credo intorno ai 30 gradi. Non c'ero più abituato ad un caldo come questo e camminare sta diventando più faticoso, e il primo pensiero, di fronte a questo leggero disagio, è andato a voi, agli italiani che da moltissimi giorni convivono con temperature e umidità ben più alte, sarà faticoso anche solo pensare!
Io, invece, da qualche giorno, pensavo che a questo cammino mancava qualcosa, o meglio pensavo che quello che poteva e doveva essere uno dei motivi trainanti soffriva invece di una carenza costante. Da quando siamo partiti dall'Islanda, a parte il bel momento con Padre Hjalthi  e la sua parrocchia  ad Akureyri e ultimamente con il Pastore Delet della comunità evangelica di Alhestedt, non c'era stata più occasione di contatto e di confronto con altri parroci. A parte la difficoltà a trovare le parrocchie, di entrambi i fronti, aperte per dare ospitalità ai pellegrini  è stato difficile, nel mio caso impossibile, trovare i parroci nelle loro abituali sedi. Posso capire per i protestanti che vivono, anche se non tutti, distanti dalle chiese, ma quelli cattolici, solitamente, hanno l'abitazione accanto alla chiesa e così, quando me ne è capitata l'occasione, ad ore diverse, ho provato a suonare alle loro porte ma senza risultato, sia che fossero parrocchie piccole o grandi.
Di queste vie antiche di pellegrinaggio si può dire tutto ed il contrario di tutto: si possono usare tutte le etichette e definizioni che si vuole, ma esse nascevano e si sviluppavano per motivi religiosi e poi magari, o in contemporanea, essendo molto transitate diventavano importanti vie di comunicazione per i commerci. In Italia, sulla n.s. via Francigena, abbiamo molti esempi di  famose località del turismo culturale, che nel Medioevo sono nate e sono andate provvisoriamente in declino a seconda del percorso  determinato dal flusso dei pellegrini.
Pertanto penso che un cammino storico non può prescindere dalla conoscenza delle vicende storiche e religiose dei territori attraversati, dalla visita e dalla frequentazione dei luoghi di culto (indipendentemente dal credere o meno e dal tipo di scelta religiosa) e dal contatto con i rappresentanti religiosi per comprendere meglio la realtà del luogo e... anche se stessi.
Così ieri,  dopo una tappa magnifica di 27 km  tra boschi, una vecchia linea ferroviaria dismessa e l' incontro con i simpatici ed ospitali signori Uferman che mi hanno invitato a bere con loro per festeggiare  gli anni della signora Margret, sono arrivato nell'antico borgo di Dillenburg. Annusata l'aria che tirava e prevedendo altra notte in hotel tra inutili regalini di benvenuto e moquette inopportune ho deciso che questi parroci una mano me la dovevano dare. Sono arrivato intorno alle 18, mi sono recato alla chiesa cattolica e ho saputo che di li a 15 minuti sarebbe iniziata la messa. Bene, tutto tornava, era dall'Islanda che non assistevo alla funzione religiosa e mi sembrava un ottimo momento, per tanti motivi diversi, che ciò accadesse.
Inizia la funzione, parroco giovane, rituale come in Italia, a parte ovviamente la dura e ostica non che poco musicale lingua tedesca.
Dopo dieci minuti arrivano in chiesa, in gruppo, circa 25 persone tra ragazzi  e adulti con gli abiti e le facce sudate di chi aveva svolto una qualche operazione all'aperto. Tra questi un uomo con la barba lunga e una faccia che mi ha subito ispirato. Finisce la messa, cerco il contatto con il parroco ma arriva prima quello con il signore barbuto, che poi scoprirò chiamarsi Cristoph, che vede il mio zaino ed intuisce. Gli racconto il mio cammino e spiego la situazione mentre arriva il parroco. Parlano tra loro e mi spiegano che posso dormire in parrocchia dove esiste un locale per i pellegrini (ma davvero per pellegrini, nel senso che c'è la doccia e si dorme sul pavimento) oppure posso essere ospite di Cristoph. In quel momento mi interessa molto di più conoscere questa persona che mi sembra interessante e così accetto, senza indugi, la sua ospitalità.
Nessuna scelta fu più indovinata e abbiamo trascorso molte belle ore insieme e con la compagnia di sua moglie Katrin e del suo cane.
Ieri sera abbiamo utilizzato parte del tempo, sulla base delle mie modifiche al tracciato, per mettere a frutto le sue conoscenze di quei luoghi e migliorare ulteriormente il percorso e questa mattina abbiamo deciso di dedicarla alla visita di Marburg, bella città con un interessante  centro storico e con una chiesa ed un castello molto importanti. Marburg, per il mio cammino, era fuori rotta  ma decisamente dentro per le vicende storiche che lo hanno coinvolto prima e dopo la riforma luterana e che tanto hanno influenzato il Nord Europa nel basso medioevo. Bella la visita della città ed interessante la spiegazione delle competente guida all'interno della Chiesa con la traduzione simultanea di Cristoph.








Oggi pomeriggio ci siamo salutati e sono ripartito da Eilbach, dove abitano, in direzione di Neilburg e di Herborn, meta di questa tappa. Nelle n.s. conversazioni, dopo che avevo espresso le mie problematiche relative alla ricerca di sistemazioni economiche per i pellegrini, Cristoph mi aveva rassicurato circa alcune strutture esistenti in diverse parrocchie di quell'area che mi avevano fatto ben sperare . Così, oggi si è preoccupato di telefonare al parroco di Herborn per comunicare il mio arrivo. Mi è sembrato però di capire che il parroco non avesse tempo per me e ha fornito, sbrigativamente, la vaga informazione circa un greco che dava ospitalità ai pellegrini. Cristoph ha cercato di spiegarmi che a volte è difficile parlare con questi parroci, figuratevi se lo è per lui che è tedesco e parla la lingua come lo sarà ancora di più per chi è straniero e deve cercare di motivare le proprie necessità per telefono e magari in inglese. Arrivato nella via indicata di Herborn, alcuni locali mi hanno accompagnato da un'egiziana, proprietaria di un pub con camere, che per 30 eu mi ha dato una camera senza colazione. Del fantomatico greco nessuna traccia, mi auguro che l'informazione non fosse corretta perchè, come convenzione, il prete la poteva scegliere meglio, allegria! Le Zimmer, le gasthof e le strutture religiose ci sono, a volte sono le persone che difettano. 
Buonanotte, Nino