venerdì 24 agosto 2012

giovedì 23 agosto,
ciao a tutti, oggi solo paesaggi da cartolina, quelli normali non li vogliamo. Ieri quando studiavo la mappa per la tappa odierna e vedevo quella linea bianca, senza interruzioni, senza centri abitati, con un unico segnale come nei grandi trek, pensavo che doveva essere qualcosa di particolare che meritava essere percorsa. E avevo ragione.
Questa mattina, alla sveglia delle 6,30, entrava una bellissima luce dalla finestra che faceva immaginare una giornata con tempo stabile, l'aria era fresca e invitante. Fatta colazione sono partito verso Kettenbach dove la pista sul fiume avrebbe lasciato spazio al nuovo itinerario. In questo piccolo villaggio c'è una grossa acciaieria e tutto si muove intorno a quella, persino il passaggio del sentiero E1, che dovevo prendere io, attraversa lo stabilimento. Ieri ero già arrivato in questo luogo per tornare, poi, indietro di 1 km e raggiungere la gasthof consigliata. Durante il passaggio accanto allo stabilimento avevo incrociato un ragazzo di poco più di venti anni, camicia corta, che usciva dal suo turno di lavoro completamente annerito dalle polveri di ferro, si era accorto che lo osservavo ma mi aveva impressionato, un conto è leggere e vedere in tv e l'altro è vedere personalmente e ricordarsi che nel 2000 ci sono ancora persone, magari giovani, che svolgono questi lavori molto usuranti. Al suo confronto, io con lo zaino in spalla, a giro per il mondo, mi sono sentito molto piccolo.Questa mattina, perciò, attraversando la fabbrica, l'ho fatto con un poco di pudore, è vero che ognuno fa le proprie scelte e spende il proprio tempo e denaro come vuole, ma stare, con il caldo ed in agosto, in fabbrica non è il massimo delle aspirazioni per nessuno.
Il sentiero si è innalzato subito tra i boschi di faggio e abete per poi sbucare su dei favolosi pascoli. Dapprima semplice sentiero, poi in mezzo a campi di grano e fieno appena falciati è diventato una striscia bianca o carrareccia, la Eisenstrasse, antica via di comunicazione aperta nel 1656 per trasportare le merci dalle montagne e dal'interno verso Mainz ed il Reno. La vista era magnifica ed il colore del cielo contribuivano ad esaltare le sfumature di giallo dei campi contornati dal verde intenso dei boschi. Ad accompagnarmi, come già succedeva da qualche tappa, l'inconfondibile fischio dei rapaci che volavano nel cielo. Il tempo ed le distanze sono volati e in 28 km sono arrivato a Wiesbaden anche se quando sono entrato di nuovo nei boschi, in prossimità di Taunusstein, qualche matto che ha disegnato il percorso per un'ora di follia si è divertito a complicare le cose oltre al solito festival del segnale che è ogni giorno più colorito e fantasioso.
Domani giorno di riposo obbligato sia per la visita di Mainz sia per poter riparare gli scarponi.
La sistemazione è presso una simpatica insegnante di inglese, Doris, che risvolterà come un calzino il mio traballante Tuscany English  il suo tavolo, invece, è salvo perchè ha le gambe di metallo). 
Buonanotte, Nino

venerdì 24 agosto,
ciao a tutti. Oggi ho fatto il turista a Mainz, bellissima cittadina e molto belle le sue chiese barocche, molti turisti in giro e molti negozi. Il luogo per me più interessante è stato il Museo di Guttemberg, inventore dei caratteri mobili, collocato vicino alla piazza principale in un edificio modernissimo in acciaio e vetro per nulla stridente con gli edifici anitchi che lo contornano. Sono capitato a Mainz nel giorno del mercato che si svolge nella piazza del Duomo, dove chiaramente è stato impossibile fotografare i monumenti ripuliti da ogni interposizione ma sicuramente immersi in un contesto più reale e colorito. Moltissimi i banchetti della frutta e delle aziende casearie delle montagne tedesche, un mare di colori e profumi. Di fronte ad un banco che vendeva pesce preparato nel momento, ricordando i bei momenti con Giovanni, quando, in Islanda, ogni occasione era buona per mangiare le aringhe in tutte le salse, ho deciso di replicare. Altro momento particolare è stata la visita della chiesa di S. Stefano dove ho potuto ammirare le vetrate realizzate da Chagall nei suoi caratteristici blu.














Domani si riparte da Wiesbaden e farò la prima di alcune tappe lungo il Reno. Ora vi lascio con le foto della tappa di ieri. Buonanotte Nino