domenica 23 settembre 2012

sabato 22 settembre,
ciao a tutti, avevo pensato di non scrivere i post in questi giorni di riposo ad Aosta, ma anche non  portando avanti le tappe, il cammino e il parlarne mi hanno permesso di costruire relazioni interessanti e meritevoli di essere raccontate.
Avevo raccontato, nella tappa di discesa dal colle del Gran S. Bernardo, di aver di nuovo incontrato una pellegrina che era stata ospite con me all'Ospizio, quando sono arrivato all'Ostello di Echevonnaz. Frannij, olandese, simpatica e sensibile signora in pensione che sta facendo la Francigena da Martigny a Roma, ha così condiviso con me l'Ospitalità dell'Ostello e della sua cucina e la tappa del giorno successivo da Echevonnaz ad Aosta. E' stato un bel momento, utile per conoscersi un poco di più e per camminare insieme con la speranza di ritrovarsi, in futuro, sui sentieri italiani o su altri cammini.
Quando sono, invece, arrivato ad Aosta e ho preso alloggio in una pensioncina fuori dal centro storico, suggerita dalla completa guida prodotta da AIVF, ho incontrato, nella stessa struttura, un'altra interessante persona con cui avevo fatto conoscenza all' Ospizio, Albert, professore canadese in pensione che è venuto per camminare qualche giorno sulla Francigena e per soddisfare la sua volontà di partecipare alla vendemmia nelle aziende di Vercelli.
Quando l'ho incontrato la prima volta mi aveva colpito subito il suo modo di osservare, di prestare attenzione e di ascoltare all'interno del gruppo che sedeva allo stesso tavolo e ciò mi aveva fatto immaginare che potesse essere un interessante interlocutore, quale si è poi dimostrato.
Dopo aver cenato in compagnia sua e di mia moglie, che in questi giorni mi ha raggiunto ad Aosta, ci siamo ritrovati questa mattina per fare colazione e, con grande piacere (lo avevo notato la sera prima vicino al n.s. tavolo, e mi rattrista sempre vedere le persone mangiare da sole) si è unito a noi un simpatico francese, Nico, guardia penitenziaria in un settore speciale di un carcere francese con cui abbiamo conversato a lungo, è stata un'ora  intensa ed interessante e spero, veramente, che in futuro si possano creare le occasioni per poter rivedere questi compagni di viaggio.
La giornata è proseguita con la visita della città di Aosta con le  numerose testimonianze del suo passato sotto l'Impero Romano.
Domani, invece, approfitterò della sosta per andare a Cogne dove potrò, di nuovo, incontrare alcune guide e persone della Fondazione Gran Paradiso con cui ho trascorso bellissimi momenti nell'estate passata e, per pura coincidenza, avrò la fortuna e possibilità di vedere la famosa battaglia delle REINE, le mucche valdostane che si sfidano in vari combattimenti finchè le due finaliste si affronteranno dopo la Desarpa, altro importante momento nella vita di queste valli montane, ad Aosta nella prima settimana di ottobre.
Domani arriveranno le mucche da diverse borgate e alpeggi per aprire le lotte e ci saranno anche molti visitatori, oltre agli abitanti che indosseranno i loro tradizionali  vestiti.
L'inarpa e la desarpa sono, invece, altri due eventi significativi nella vita di queste popolazioni perchè rappresentano l'inizio della stagione, quando le mucche in giugno vengono portate agli alpeggi in quota, e la fine della stessa quando per S.Michele, ultima settimana di settembre, gli stessi animali vengono riportati nelle stalle a valle, dove trascorreranno l'inverno. In questa occasione nei paesi, e nel caso a Cogne, c'è grande festa, significa la fine di una buona stagione, con le mucche in salute e pronte ad affrontare l'inverno, che vengono  premiate per loro particolari caratteristiche (produzione di latte, dimensioni, bellezza..) e intorno al loro collo viene messa una ghirlanda, molto colorata, con i fiori, oltre alle loro belle e pesanti campane. Poi i malgari, vestiti con gli abiti della festa, con le mucche che si spingono e corrono sui prati scendono in paese e vengono festeggiati dalla popolazione.
Lunedì, finito il riposo, riprende il cammino che mi porterà a Chatillon.
Buonanotte, Nino