sabato 20 ottobre 2012

sabato 20 ottobre,
ciao a tutti. Ieri  la giornata si è conclusa con una simpatica cena in compagnia di alcuni rappresentanti dell'amministrazione comunale di Altopascio e dell'onnipresente Rino Malanca, non prima di aver fatto la conoscenza delle giovani ed intraprendenti figure, quali il Parroco ed il Sindaco.












Durante la cena, sentir parlare la signora Licinia, anima della biblioteca e delle iniziative Francigene locali, delle storie e delle tradizioni  di quei territori, ricordandole con  termini dialettali e con precisi  particolari, frutto di un suo diretto coinvolgimento passato (la sua famiglia, dal 1800, ha contribuito ad accrescere la fama del pane prodotto ad Altopascio), mi ha fatto tornare in mente le occasioni in cui ho potuto incontrare Magistretti, Pampanin o Santini che con passione hanno descritto aneddoti e altre storie di epoche passate, legate alle loro aree. Penso che tutte queste conoscenze stimolino l'approfondimento di molti argomenti riguardanti la storia dei territori e dei popoli che vivono sui cammini antichi e non solo, e che possano essere l'elemento aggiunto per valorizzare l'attività di chi va per montagne. Non solo distanze da coprire, dislivelli e nomi di vette o passi alpini ma, soprattutto, la storia, la geologia, il folklore e altro per capire  meglio i luoghi attraversati; in questa direzione, penso che percorrere proprio i cammini aiuti a fruire dell'ambiente  in generale in un modo più corretto e completo.
Oggi un bel sole e un gruppetto di motivati pellegrini ha dato il via ad un'altra bella tappa che da Altopascio mi ha portato a S.Miniato, splendido borgo costruito nel 700 dai Longobardi su una collina, che nel medioevo ha rappresentato un punto strategico per il controllo dei  territori e delle vie di comunicazione .
Arrivati a Galleno, dopo aver percorso uno dei tratti messi in sicurezza dal comune di Altopascio (discreto ed interessante il lavoro svolto da questa amministrazione per valorizzare la via Francigena e ciò mi conferma, anche, alcune impressioni negative avute in altri tratti del vercellese e del pavese), ho salutato i pellegrini che avrebbero fatto ritorno in paese e ho proseguito, da solo, attraverso il Bosco delle Cerbaie e lungo le alzaie dei canali e dell'Arno. Belle le vedute sui campi intorno a Ponte a Cappiano e S.Miniato oltre all'incontro con aironi e cormorani nelle zone d'acqua.
Questa sera mi trovo nell'ostello organizzato presso la sede di S.Miniato Basso della Misericordia dove sono stato ricevuto dal simpatico e attivo responsabile dell'accoglienza, il signor Giugni.
Domani altra bella tappa, già percorsa anni fa in compagnia del mio cane Pluto, che mi permetterà di arrivare a Gambassi Terme.
Buonanot, Nino